Il numero di dicembre di Pet B2B è in distribuzione

by Redazione Pet B2B
Pet B2B dicembre 2020

Nel numero di dicembre di Pet B2B, in uscita in questi giorni, si approfondiscono il mercato del pet food naturale e il segmento ciotole. In primo piano anche il sondaggio rivolto ai pet shop indipendenti, ai quali è stato chiesto di esprimere il proprio parere sull’impatto presente e futuro della pandemia sul settore pet. Come ogni mese, trovano spazio fra le pagine della rivista anche numerosi articoli di attualità, i servizi dedicati al canale e tante rubriche.

COVER STORY – La crescita della domanda di alimenti realizzati artigianalmente con ingredienti human grade è stata alla base del successo della divisione DoggyeBag dell’azienda bresciana Platto , che da quasi un decennio di attività ha dato vita a prodotti ormai molto riconosciuti sul mercato, come il Canettone e il Canovo. Da gennaio prossimo sarà operativo un grande e innovativo laboratorio artigianale di pasticceria e gastronomia per cani, che darà un forte impulso alla produzione: «Ma non rinunceremo agli standard di lavorazione artigianale che abbiamo mantenuto finora, grazie anche all’inserimento di personale esperto di alto profilo» ha spiegato il direttore generale Renato Favalli.

EMERGENZA – In che modo i negozi specializzati stanno affrontando le nuove misure
di lockdown imposte dalla situazione sanitaria del Paese? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro con un sondaggio che ne indaga pensieri, timori e speranze.
Ecco i risultati. Da cui emerge una maggiore consapevolezza delle possibilità di contrattaccare.

NATURALE – Con un panorama in costante evoluzione e cambiamento, il segmento incontra la domanda di un pubblico sempre più ampio, ma anche attento e sensibile
alle novità. L’offerta di prodotto spazia oggi dall’umido al secco, abbracciando anche le aree del crudo, del liofilizzato e del disidratato. La quota di mercato sviluppata da questa categoria merceologica continua a crescere di pari passo con il riposizionamento dei consumi sulle fasce più alte, fenomeno che nemmeno l’emergenza ha saputo rallentare negli scorsi mesi.

AGRAS – L’acquisizione da Cerere di uno stabilimento in Piemonte apre all’azienda nuove aree di sviluppo nel segmento dry, che nell’arco di alcuni anni arriverà a coprire il 50%
dell’offerta dei marchi Schesir. «Le motivazioni che ci hanno spinto sono soprattutto due» spiega il general manager Simone Mezzanotte. «Detenere il controllo della capacità produttiva e lavorare più direttamente sull’innovazione di prodotto». E tra i primi obiettivi c’è il raddoppio delle vendite di secco in due anni.

NO FOOD – I buoni risultati del terzo trimestre sono riusciti ad attenuare il calo generale
che nei primi nove mesi dell’anno si ferma a -2,6%. E i canali specializzati registrano risultati decisamente migliori rispetto alla Gdo/Grocery.

CIOTOLE – Materiali bio ed ecosostenibili, componenti elettroniche per dosare la quantità di cibo o somministrarlo in assenza dei pet owner, sistemi antirovesciamento. Sono molte le innovazioni che riguardano questa categoria merceologica la cui offerta, di conseguenza, è particolarmente variegata. Fondamentale per i pet shop è fornire una giusta esposizione di questi prodotti e saper indirizzare la clientela assistendola nella scelta.

DESIGN – Cucce da qualche migliaio di euro. E mangiatoie dalle forme molto sofisticate.
Sono solo alcuni esempi di ciò che può succedere quando la contaminazione tra settori differenti genera oggetti dalle linee ricercate, prodotti sempre più belli e di maggiore qualità. Ma cosa c’entrano i pet shop con questi articoli? Mai dire mai…

ATTUALITÀ – Il 7 novembre Anna Buttò ha inaugurato a San Michele al Tagliamento (VE)
il primo Hunter Store in Italia, realizzato in collaborazione con il brand tedesco e il distributore italiano Mennuti Group.

L’ISOLA DEI TESORI – L’insegna di proprietà di DMO è oggi distribuita a livello nazionale con una rete di oltre 230 punti vendita. Alla base della sua strategia, lo sviluppo del canale fisico per via diretta, per acquisizioni e per affiliazione, unito a quello online, e una spinta ai servizi in una logica di valorizzare del brand e del prodotto.

FE.MIR.ZOO – A Novara è attivo da più di mezzo secolo il pet store fondato dalla famiglia Ferrari. Oggi è gestito con la stessa passione e competenza dalla terza generazione, i fratelli Gian Mirko e Gian Luca, che hanno scelto di specializzarsi nella proposta di prodotti unici e particolari nell’abbigliamento tecnico, nei giocattoli e negli accessori.

VETERINARIO – Inizialmente nata come ambulatorio, la clinica veterinaria bolognese San Emilio è una struttura di 650 mq totalmente rinnovata nel 2019 sulla base dei principi
della “Lean production” e di un preciso modello di business destinato a essere replicato e ad aprire nuovi mercati.

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www.petb2b.it/wp-content/uploads/2020/11/petb2b-dic20.pdf

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