Assalco – Zoomark: pet food a oltre 2,4 miliardi di euro nel 2021 (+7,1%)

by Redazione Pet B2B

Nel 2021, il mercato del pet food in Italia ha superato i 2,4 miliardi di euro, in crescita del 7,1% rispetto al 2020. Nei principali canali di vendita, ossia pet shop, catene e grocery, sono state oltre 658mila le tonnellate di alimenti per cani e gatti vendute, per un incremento dei volumi di +5%. Questi sono i numeri elaborati da IRI e presentati in anteprima agli operatori del settore, un’anticipazione del Rapporto Assalco-Zoomark 2022 che sarà diffuso nella sua completezza mercoledì 25 marzo a Interzoo.

Rapporto Assalco Zoomark 2022 Mercato Pet Food

Secondo i rilievi del rapporto, anche lo scorso anno il mercato del pet food è cresciuti a un tasso superiore rispetto a quello del largo consumo confezionato (+3,1%). Gli alimenti per gatti mantengono la quota di fatturato maggiore all’interno del pet food, con una rilevanza del 53,7%. Le vendite del segmento hanno quasi raggiunto 1,3 miliardi di euro. Il comparto cane, che sviluppa il rimanente 46,3% del totale mercato, si è attestato a 1,12 miliardi di euro. Un capitolo a sé spetta agli alimenti per altri animali da compagnia, che nel rapporto vengono monitorati soltanto nel largo consumo e che nel 2021 sono tornati a crescere: a valore del 3,3% e del 10,6% a volume, sviluppando un fatturato di poco superiore ai 12.455.000 euro presso ipermercati, supermercati e punti vendita LSP (Libero Servizio Piccolo). Di questi articoli il segmento principale è quello degli alimenti per uccelli, che copre il 43,4% del valore (49% dei volumi) con vendite in crescita (+6,3% a valore, +7,4% a volume). Seguono gli alimenti per roditori (32,4% del fatturato e 39,6% a volume) anch’essi in crescita (+11,9% a valore e +12,5% a volume).

Rapporto Assalco Zoomark 2022 Mercato Pet Food

Nel Rapporto Assalco-Zoomark 2022 sono considerati anche i prodotti per l’igiene, i giochi e gli accessori, sempre nel canale Gdo. Nel dettaglio IRI ha rilevato un giro d’affari di oltre 77 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto al 2020. I segmenti più dinamici sono stati quelli relativi ai giochi, con un incremento del +12,5%, e i l’igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti ecc.) con una crescita a valore del +8,7%. Le lettiere per gatto, rilevate a parte, sviluppano da sole un giro d’affari di circa 80 milioni di euro (+4,6%).

Il documento ha inoltre presentato una fotografia del mercato pet food nel periodo 2007 – 2021: in quindici anni il settore ha più che raddoppiato il fatturato con un tasso di crescita medio annuo delle vendite a valore del +5,7% e del 3,1% a volume. Tali performance sono motivate dallo sviluppo dei prodotti premium e superpremium, segno della maggiore attenzione dei proprietari all’alimentazione e il benessere dei pet, nonché dell’interesse per prodotti ad alto contenuto di innovazione e servizio. In tre lustri sono inoltre profondamente cambiati i canali distributivi di riferimento per la categoria. Nel 2007 oltre i due terzi del mercato erano sviluppati nel grocery, oggi scendono dal 70% del fatturato totale del pet food al 56,3%. Il mondo dello specializzato è salito così al 41,3% e nel contempo stanno emergendo nuovi canali, come l’e-commerce, che si stima sviluppi il 2,4% del giro di affari degli alimenti per animali, e i pet shop GDO, caratterizzato da un elevato livello di servizio con personale qualificato, servizi di toelettatura e, a volte, veterinari.

Rapporto Assalco Zoomark 2022 Mercato Pet Food

Infine nel rapporto si parla anche del numero di pet in Italia. Come da stime Euromonitor, sarebbero 64,7 milioni gli animali nazionali, di cui quasi 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli, 10 milioni di gatti, 8,7 milioni di cani e poco più di 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. «Negli ultimi quindici anni, ovvero da quando viene pubblicato il Rapporto Assalco-Zoomark si osserva un’evoluzione della relazione tra gli italiani e gli animali d’affezione» ha commentato Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco. «Registriamo un consolidamento del ruolo dei pet nella famiglia e nella società italiana. La pandemia è stata senza dubbio un acceleratore, ma di un processo in atto da tempo. Tale evoluzione si traduce in una sempre maggior attenzione da parte dei proprietari per il benessere dei propri pet. L’industria lavora da sempre all’incremento del benessere degli animali familiari tanto attraverso la scienza della nutrizione, sempre più tarata sui fabbisogni dei pet, quanto sulla ricerca costante per l’accessoristica, proponendo conseguentemente un’offerta sempre più avanzata».

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