Il numero di dicembre di Pet B2B è in distribuzione

by Redazione Pet B2B

Il numero di dicembre 2021 di Pet B2B è in distribuzione. La cover story di questo mese è dedicata a Pet 360, azienda uscita dal gruppo United Petfood con l’obiettivo di sviluppare a fondo il proprio potenziale di sviluppo. Fra le pagine della rivista sono inoltre pubblicate alcune importanti inchieste di mercato, una dedicata alle attuali sfide dei distributori di fronte alle difficoltà della catena di approvvigionamento e l’altra sui progetti e gli obiettivi delle insegne specializzate lanciate dalla Gdo.

Pet B2B dicembre 2021

COVER STORY – Dallo scorso marzo Pet 360 è uscita dal gruppo United Petfood, con l’acquisizione da parte di un gruppo di soci guidati da Massimo Parise, che spiega: «Era necessario slegare la società dalle logiche di un gruppo concentrato integralmente sulla produzione di private label». Il 2021 è stato dedicato prevalentemente alla costruzione della nuova organizzazione aziendale e della rete commerciale. Per il 2022 l’obiettivo è aumentare la rete di punti vendita in Italia e potenziare il mercato estero.

MERCATO – I rilievi del Rapporto Assalco – Zoomark sottolineano come l’emergenza sanitaria abbia avuto un impatto considerevole per il mercato degli alimenti per animali da compagnia, imprimendo un’accelerazione all’intero comparto. I pet shop sviluppano circa un quarto del giro di affari complessivo, mentre gli e-commerce generalisti crescono del 104% rispetto all’anno precedente.

NO FOOD – Nel terzo trimestre, il sell-in degli accessori ha continuato la sua corsa, anche se con qualche segnale di rallentamento rispetto al periodo precedente. Tra i segmenti più dinamici ci sono ancora le lettiere (+80%) e l’abbigliamento (+59%). Le catene crescono più dei pet shop indipendenti, ma nell’analisi dei primi nove mesi dell’anno i due canali sono molto vicini.

REPORTAGE ZOOMARK – Riaperto a più di due anni di distanza dall’ultima edizione, il salone è stato finalmente l’occasione per gli operatori del settore di tornare a incontrarsi in presenza. Sono state 450 le aziende espositrici, delle quali Il 60% proveniente da 44 Paesi esteri. Anche fra i visitatori è emersa una significativa partecipazione straniera, nonostante i timori iniziali.

DISTRIBUTORI – Le problematiche affrontate dalla filiera del pet care negli ultimi dodici mesi, legate alle carenze di materie prime, alla mancanza di prodotti, ai ritardi nelle consegne e agli aumenti dei costi di trasporto, si stanno riversando con particolare intensità anche su grossisti e concessionari di tutto il territorio. Punto di contatto fra retail e industria, ai player di questo canale viene domandato un aumento degli stock di merce, un anticipo sempre maggiore degli ordini e un’assistenza continuativa ai negozianti.

PET SHOP GDO – Con una rete di oltre 130 punti vendita, i negozi specializzati delle insegne della grande distribuzione
sono una parte importante del settore pet care. Al momento sono sei i player che hanno avviato catene di proprietà. Ma potrebbero arrivarne altri. Lo scontrino infatti è molto più altro rispetto alla spesa fatta in supermercati e ipermercati.

CANALE – Nata nel 2019, la catena di pet shop Pet Market by Zoopark, da Lecce si è allargata anche al di fuori dei nostri
confini. Dieci i punti vendita specializzati, con 18mila referenze proposte a prezzi in linea o anche inferiori a quelli dell’e-commerce: «La Rete è la nostra grande concorrente ma sono convinto che il format del negozio fisico non scomparirà;
anzi, sarà il futuro», dichiara il titolare e fondatore Alexander Amicucci.

ADOZIONI- Dopo il boom di acquisti e adozioni durante il lockdown del 2020, nel 2021 l’Enpa ha iniziato a registrare un sensibile aumento dei casi di pet parents che chiedono di poter consegnare ai canili i loro animali. Un fenomeno preoccupante, difficile da contrastare, che ha alla base diverse motivazioni, tra le quali anche quella di famiglie che con troppa superficialità e senza il giusto supporto hanno deciso di comprare un pet senza conoscerne le esigenze.

FLYER VS- E-COMMERCE – Il canale specializzato dedica più spazio agli accessori su web e volantini rispetto alla GDO, riservando al no food circa un prodotto su tre. Per quanto riguarda il cibo per cani, la quota maggiore di visibilità sui
siti pet specialist è destinata ai formati fra 1 e 10 kg, mentre sui volantini più della metà della Quota QP3 a disposizione è assegnata ai prodotti sotto 1 kg.

Per scaricare la rivista:

www.petb2b.it/newsletter/petb2b-dic21.pdf

Per sfogliare la rivista:

Post correlati