USA: nel pet food la private label cresce più della marca dell’industria

by Redazione Pet B2B
Private Label

Nel mercato statunitense del pet food, le private label stanno guadagnando terreno rispetto ai marchi nazionali dell’industria. A dirlo è il report estivo 2025 di Cascadia Capital, che rileva come il trend sia legato all’orientamento del consumatore verso prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo, nonostante un contesto di inflazione contenuta per il settore pet registri una spinta inflattiva inferiore rispetto alla media generale.

Private label USA: l’andamento delle vendite

Nel 2024 le vendite a valore dei prodotti pet food a marchio del distributore sono cresciute dell’1,7% rispetto all’anno precedente, mentre i volumi sono aumentati del 3,5%. I marchi nazionali dell’industria, invece, si sono fermati a un +1% a valore, registrando un calo dello 0,6% nelle vendite a volume.

Secondo gli analisti, il successo delle private label è legato alla capacità di intercettare i trend emergenti, dalla premiumizzazione all’attenzione alla sostenibilità, offrendo un buon compromesso tra prezzo e qualità. In questo scenario, i retailer riescono a proporre alternative sempre più competitive anche in termini di formulazioni e posizionamento.

Aziende in controtendenza

Non tutte le aziende, però, continuano a investire nel segmento. Colgate-Palmolive ha annunciato la chiusura della propria divisione private label nel 2024, a causa di margini e volumi insufficienti, e ha deciso di concentrare gli sforzi sul brand Hill’s Pet Nutrition. J.M. Smucker, invece, aveva già ceduto la sua attività private label nel 2023.

Alla luce dell’incertezza macroeconomica e della pressione inflazionistica ancora presente, Cascadia prevede che il comportamento di spesa dei pet owner continuerà a premiare i prodotti a marchio del distributore anche nel prossimo futuro.

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