Negli ultimi anni la sensibilità alimentare di cani e gatti si è imposta come una delle tematiche più rilevanti del settore del pet food, sia per il costante aumento di animali con disturbi quali allergie o intolleranze sia per la sempre maggiore attenzione dei proprietari verso tale tematica. Seguendo questa tendenza, l’industria ha maturato nel tempo una profonda evoluzione dell’offerta, sia sul fronte dei mangimi dietetici sia su quello dell’alimentazione funzionale, rivolta ai proprietari per cui il benessere del quattrozampe rappresenta una priorità. La gestione clinica delle reazioni avverse al cibo, allergie e intolleranze ha progressivamente visto sviluppare attorno a sé un concetto più ampio di prevenzione, che si declina oggi in formulazioni di vario tipo: “Sensitive”, a basso contenuto di allergeni, con singola proteina animale, grain free.
L’offerta dei prodotti
L’offerta di referenze pensate per contrastare o ridurre il rischio di intolleranze o allergie si è così articolata in una gamma di soluzioni che spaziano dal prodotto clinico Parnut fino a numerose proposte di cibi non da prescrizione. In questo scenario, un nota bene è d’obbligo. La categoria degli alimenti con claim “Hypoallergenic” o “Ipoallergenico” rimane saldamente associata alla gestione clinica delle sensibilità. La proposta a scaffale risulta di conseguenza relativamente contenuta sia per numero di brand sia per formulazioni, anche se recentemente l’industria sta dimostrando un focus crescente nello sviluppare e segmentare sempre di più un’offerta fin qui piuttosto standard, proponendo nuovi gusti, formati e differenziazioni per taglia o fase di vita dell’animale. Dall’altra parte i prodotti grain free o monoproteici costituiscono il naturale completamento di una strategia preventiva per il consumatore evoluto.
L’importanza di un’informazione corretta
Ecco però che, per una valorizzazione di tutti questi articoli, l’informazione assume un ruolo centrale: la chiarezza delle etichette, la distinzione tra “intolleranza” e “allergia”, il ruolo centrale del veterinario e la necessità di una comunicazione trasparente sono diventate cruciali per rispondere alle alte aspettative di un pubblico molto esigente ed evoluto. Il retail specializzato e la consulenza veterinaria rappresentano dunque il vero punto di partenza per sostenere il valore aggiunto di questo tipo di offerta. Sono queste le direttrici che orienteranno il business e il successo della categoria, il cui potenziale di sviluppo è fra i più interessanti di tutto il pet food.
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