
Non sono lontani i tempi in cui la scelta tra secco e umido era principalmente un fatto di preferenze e gusti del proprietario e dell’animale, piuttosto che di fedeltà alla marca. Recentemente ha però guadagnato sempre più rilievo un fenomeno che rimescola le carte in tavola, eliminando la dialettica dry/wet per portare il discorso su un piano diverso, ossia quello dell’integrazione e della complementarità. Tra le tendenze maggiormente significative degli ultimi anni nel mercato italiano del pet food si è infatti affermato il mix feeding, la pratica di combinare alimenti secchi e umidi nella dieta quotidiana di cani e gatti.
Nei prossimi anni tale approccio conquisterà un ruolo da protagonista nell’universo specializzato, riflettendo una crescente consapevolezza e preparazione dei proprietari di animali e aprendo nuove prospettive per l’industria e il retail specializzato. Se infatti l’uso combinato di crocchette e paté o bocconcini nella dieta del pet non è una novità, il cambiamento più significativo riguarda la sempre maggior coerenza fra i due segmenti a livello di formulazioni come focus recente da parte di un numero sempre maggiore di produttori. Oltretutto non è un caso che negli ultimi anni molte imprese in precedenza specializzate soltanto nel dry food abbiano lanciato gamme anche in ambito wet, e viceversa, come Adragna Petfood, Aldog, NP Industries o Vincent Pet Food.
L’obiettivo condiviso è senz’altro quello di conquistare nuove quote di mercato e trovare ulteriore spazio sugli scaffali dei punti vendita, ma anche di rafforzare la brand identity, proporsi come marca più attenta al benessere e capace di supportare una nutrizione su misura e bilanciata e istituire un rapporto di fiducia con il consumatore. Senza contare che alcuni big brand hanno esteso questo approccio anche al mondo dello snack, costruendo linee coerenti con gli altri due segmenti. È il caso di Monge e Farmina, che hanno tracciato la rotta per una ulteriore possibile evoluzione di una pratica che potrebbe rappresentare la chiave per un rilancio del mercato del pet food, generando un impatto positivo a 360 gradi su tutta la categoria.
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